La globalizzazione spinge le aziende a essere sempre più veloci nel progettare e realizzare i prodotti da immettere sui mercati per soddisfare consumatori esigenti e battere la concorrenza. Organizzazione, creatività, innovazione sono elementi fondamentali per raggiungere l'obiettivo. Così come avere al proprio interno personale altamente preparato e pronto a raccogliere le sfide che impone l'internazionalizzazione. Un quadro in continua evoluzione che impone ai lavoratori di qualsiasi età di tenere costantemente aggiornate le proprie skill per evitare che invecchino e che diventino inadeguate a soddisfare i bisogni della propria azienda. «Fino a qualche anno fa si poteva immaginare una gestione della propria formazione indirizzata dall’impresa con dinamiche temporali ben delineate», spiega Ivan Piccoli, Direttore operation di Career Counseling e membro di Aiso, «Ora, invece, sono i lavoratori a doversi impegnare per rimanere aggiornati e quindi per continuare a operare su un mercato del lavoro in continuo cambiamento».
Quali sono le competenze che più di altre vanno tenute sotto controllo?
Quelle tecniche, che ognuno di noi ha nella propria professione, che dobbiamo mantenere aggiornate scegliendo corsi di formazione adeguati e soprattutto certificati. Poi vi sono le competenze gestionali fondamentali in un contesto internazionale come quello dove operano molte delle nostre aziende. In questo caso è importante focalizzarsi sul potenziamento di skill mirate, che variano di caso in caso e a seconda delle necessità dell'azienda.
Come muoversi se l’azienda fornisce corsi di formazione solo ai junior?
Organizzarsi in maniera indipendente, vietato stare ad aspettare. Oggi più che mai la formazione va vista come un'opportunità di carriera e non come un obbligo o una perdita di tempo. Passare 10 anni nella stessa azienda, ricoprendo lo stesso ruolo professionale, senza alcun tipo di aggiornamento è impensabile.
Perché?
Perché si rischia di mettere in gioco il proprio futuro professionale, soprattutto se si è over40. Anche nel caso in cui, per un motivo qualsiasi, ci si dovesse trovare nella necessità di cambiare azienda e quindi di rimettersi sul mercato del lavoro.
Cosa offre oggi il mercato della formazione per soddisfare queste esigenze?
I pacchetti formativi sono diversi e molto professionalizzati. Si passa da formazioni massive su lingue ed informatica a corsi specialistici di Game Design & Management o Employability, tutti molto apprezzati nel nuovo mondo globalizzato.
Quali sono i rischi a cui si va incontro se non si lavora per migliorare le proprie skill?
È come se il Milan di Sacchi, che all’epoca era considerata la squadra con il gioco più bello, efficace e futuristico, affrontasse oggi il Barcellona o il Bayer. Un esempio per dire che il mondo del lavoro si evolve e cambia velocemente e noi dobbiamo seguire le sue trasformazioni, aggiornandoci e formandoci in maniera adeguata e professionale. La formazione deve viaggiare di pari passo con la nostra carriera. È d'obbligo monitorare la propria preparazione, aggiornarla continuamente e in modo consapevole in base alle richieste del mercato. In ogni momento della propria carriera è possibile prendere coscienza delle proprie lacune e ricorrere alla formazione mirata per colmarle. Basta volerlo.